mercoledì 3 febbraio 2010

L'APPRENDISTA STREGONE



Cari Blogrunners, il tema che mi accingo ad affrontare oggi, per una volta non riguarda solo la mia persona ma un fenomeno che da sempre imperversa nel mondo dello sport amatoriale, fenomeno che chiamerò CIALTRONAGGIO. Mi riferisco a tutte quelle persone che si improvvisano medici, fisioterapisti, massaggiatori, allenatori o quant'altro sia possibile inventarsi senza un minimo di qualifica, studio, esperienza, professionalità, etica e serietà. Ho rafforzato questa convinzione dopo il mio recente piccolo infortunio alla "3 comuni". Per mia fortuna mesi addietro mi hanno indicato un fisioterapista, non che non ne conoscessi di bravi, ma ho deciso di andarci, in quanto ho verificato, documentandomi sulle fonti aperte (internet), che era (anzi è) un ottimo atleta (controllate da voi: Corrado Zambonelli), quindi sicuramente sensibile alle esigenze degli altri atleti (perdonate l'immodestia nel chiamarmi atleta ma lo penso anche di tutti voi). Bene, da subito sono rimasto impressionato dalla sua bravura, professionalità e dedizione ad un lavoro che potrebbe anche essere considerato ripetitivo (anche se si può guadagnare bene, ad esempio 10 pazienti al giorno tutti i giorni sono abbastanza pesanti da trattare...e da ascoltare nelle loro lamentele, frustrazioni da infortunio o chiacchiere varie...). Durante il primo trattamento ho potuto verificare i vari attestati, almeno una decina, di abilitazione professionale tra cui il più importante un diploma di laurea (che dimostra almeno 3 anni di studio) in fisioterapia che evidenzia la volontà di essere in regola da tutti i punti di vista nonchè il desiderio di essere il più preparato e aggiornato possibile. Chi mi legge dal nord Italia (centro-sud non offendetevi, sono di Roma anche io) magari penserà a questo come una cosa normale ma vi assicuro che di cialtroni che si improvvisano fisioterapisti professionali dopo un corso di 3 giorni in un centro benessere, Roma è piena....Sono fenomeni che spesso iniziano in maniera innocua, tipo: si fa un massaggetto gratis agli amici con cui si corre, a qualche parente, alla fidanzata ecc. poi qualcuno inizia a dire che si è bravi e ci si inizia a montare la testa. Il potere dell'adulazione e dei complimenti, sulla mente umana, è molto forte (chi vi scrive a scanso di equivoci, tra le altre, ha una laurea in scienze motorie ed una in psicologia ma mai si è sognato di improvvisarsi terapista o professore di educazione fisica, mestieri per i quali serve una lunga fase di studio, preparazione, continuo aggiornamento, passione e per i quali bisogna essere qualificati da esami di stato o concorsi). In seguito, dai massaggi sugli amici si decide di passare a massaggiare anche gli amici degli amici e poi agli amici degli amici degli amici, di solito per 2 motivi molto semplici:

1. perchè qualcuno ha parlato bene di voi (per forza! Sono amici, parenti ecc......)

2. perchè all'inizio almeno si chiederà un compenso molto molto basso rispetto ai professionisti (ma solo all'inizio!).

Ci sono vari motivi per cui questo fenomeno del "cialtronaggio" è estremamente negativo:

1. è illegale (sì lo so che non a tutti interessa...);

2. si usurpa la professione, alla quale i pochi seri professionisti hanno dedicato la vita lavorativa;

3. nella migliore delle ipotesi non servirà a nulla, nella peggiore sarà DANNOSO per il vostro fisico;

potrei proseguire ancora a lungo ma lascio a voi la possibilità di aggiungere altri motivi che vi vengono in mente......

Per il momento mi sono limitato, data la mia recente esperienza positiva da Corrado, a seguito di un infortunio muscolare splendidamente trattato, a parlare del campo fisioterapico ma queste mie idee si applicano (e qui cari blogrunners ognuno di voi avrà avuto esperienze personali) anche ai fantomatici allenatori o distributori di programmi di allenamento.....Vi rivelerò una sconcertante verità:

Essere o essere stato un buon atleta NON COSTITUISCE TITOLO NECESSARIO E/O SUFFICIENTE PER ESSERE CONSIDERATI BRAVI ALLENATORI!!!!! E' così difficile da comprendere questo concetto????? Ho giocato a tennis ad altissimo livello per una vita ma non potrei mai decidere da un giorno all'altro di fare il Coach, potevo essere un ottimo sparring partner ma non certo un allenatore almeno non subito, ho anche conseguito un attestato di allenatore (tralascerò la sigla) con un corso di una settimana rendendomi conto che ne sapevo quanto prima, insomma tutte cazzate. Roger Federer incontrastato numero 1 al mondo di tennis non sarebbe nell'immediato un buon allenatore per un altro tennista!!!! Da juventino triste mi viene in mente Ciro Ferrara, mai fatto l'allenatore e si è visto.....ma tornerei alla corsa: quanti di voi almeno una volta si sono trovati a ricevere programmi di allenamento di incerta provenienza? Magari vi hanno dato un programma che ha funzionato per qualcuno perchè in origine era stato creato da un allenatore qualificato per un tale atleta ma questo NON significa che andrà bene anche per voi!!! Scusate se mi accaloro ma sono tra quelli che, anche avendo studiato la storia e la cultura sportiva internazionale, prendono lo sport seriamente, qualunque sia il livello a cui lo si pratica. Sono persuaso che lo sport sia, salute, scuola di comportamento, disciplina, espressione della propria personalità, antistress, VITA, ed in quanto tale vada trattato con il massimo rispetto e serietà. Nella migliore delle ipotesi un programma improvvisato vi allenerà garantendovi un miglioramento infinitamente inferiore a quello che potrebbe garantirvi un programma personalizzato redatto da una figura qualificata, nella peggiore delle ipotesi vi condurrà ad infortunarvi spesso, se non a lasciare lo sport al quale faticosamente finalmente vi siete avvicinati magari per la prima volta solo in età adulta. Continuerò ad annoiarvi con le mie esperienze personali: 3 anni fa l'unico periodo di 6 mesi nel quale mi sono allenato con costanza e seguendo un programma (non fatto per me.....) ho ottenuto alcuni risultati soddisfacenti per uno che non aveva mai gareggiato (37.35 sui 10km e 1h22'56'' alla RomaOstia). Ok fantastico ma analizzando la cosa oggi con un termine di paragone valido (da poco + di 3 mesi mi alleno seguendo un programma personalizzato redatto da una persona qualificata) mi rendo conto che valgo già tempi migliori rispetto a 3 anni fa nella metà del tempo. La cosa più importante però è che 3 anni fa dopo qualche gara ho mollato, ho avuto una crisi di rigetto, cosa che mi sento di poter escludere adesso dove gli allenamenti prevedono mirate fasi di scarico, rispetto dei tempi e anzi quando mi sono allenato più forte di quanto previsto, giustamente il Coach mi ha gentilmente fatto notare che non era un bene ma un male in funzione del risultato finale!!!! Torno a portare alla vostra attenzione alcuni analoghi esempi del mio passato, in Italia inspiegabilmente non abbiamo un campione di tennis dai tempi di Adriano Panatta, per questo ci sono vari motivi che al momento non interessano nessuno ma di non secondaria importanza è il fatto che oggi, dove si contano più di 10.000 tesserati FIT e almeno 40.000 praticanti non tesserati nei circoli sportivi, CHIUNQUE si improvvisa maestro di tennis......anche qui si inizia (ve lo dico per esperienza personale....) da buoni giocatori a livello regionale o anche molto meno, facendo giocare qualche socio che non ha trovato il maestro ufficiale libero o che non si può permettere l'onerosa parcella (anche qui sarebbe un lungo discorso...) poi qualcuno dirà che sei bravo (ma và? uno che gioca e fa tornei è bravo, ma a giocare non a insegnare....) e a questo punto il dado è tratto, soldi facili e via a insegnare (male) tennis. Conoscevo un ragazzo che ha fatto il "maestro" di tennis a tempo pieno per 10 anni in uno dei circoli più popolari e frequentati di Roma senza fare altri lavori e senza avere uno straccio di qualifica per esercitare se non il suo bell'aspetto ed il fatto di essere persona educata e affabile (ah ovviamente costava meno di un maestro regolare al quale peraltro, passava regolare "pizzo" per poter esercitare sullo stesso territorio )....scusate ma mi sento di fare una citazione......CONTINUIAMO COSI', FACCIAMOCI DEL MALE!!!!

In sintesi, anche a me piace parlare di tempi, allenamenti, infortuni ecc., la tuttologia è una tentazione alla quale è difficile sottrarsi e che non credo sia un male in assoluto purchè sia esercitata con prudenza e senza prendersi troppo sul serio. Improvvisarsi professionisti di qualcosa senza esserlo invece è qualcosa che mi sento di disapprovare duramente.

Voglio cadere parzialmente in contraddizione e concedere un piccolo indulto per alcune persone (tra cui un mio caro amico e blogger) che cadono nella tentazione di improvvisarsi allenatori ma lo fanno con estrema prudenza e rivolgendosi ad un livello base di sportivi elargendo consigli quantomeno “innocui”. Allo stesso tempo a queste persone dico: se continuerete a farlo, non esagerate, non fatevi adulare, non pensate di essere quello che non siete e soprattutto se veramente vi piace e ne avete il tempo, STUDIATE, QUALIFICATEVI ci sono vari livelli di corsi per allenatori, magari frequentateli. Un consiglio anche a chi accetta questi consigli: ATTENZIONE prendeteli per quello che sono ricordandovi che almeno all’inizio sono dati in buona fede ma non per questo è detto che siano corretti. Se conoscete l’affidabilità e le buone intenzioni della persona (e nel caso del mio amico posso garantirla personalmente) magari seguiteli ma tenete anche conto di tutto quello che ho scritto precedentemente…..

Vorrei, a scanso di equivoci, dire che non conoscevo prima di qualche mese fa né il mio bravissimo Coach Roberto, né il fantastico fisioterapista Corrado e che quindi i miei elogi nei loro confronti sono completamente disinteressati.

Luca in arte Instinct73

lunedì 1 febbraio 2010

Cronaca di un disastro tutt'altro che annunciato......


Cari runners, domenica 31 gennaio 2010, la giornata di gara era iniziata bene sin dalla sera prima in cui, incredibilmente nonostante le mie abitudini, ero a letto alle 23.30. Quindi sveglia alle 06.30 mi preparo esco con un caffè e faccio colazione al bar con una crostata monodose di circa 100gr abbondanti seguita da un secondo caffè (formalità fisiologiche sbrigate già a casa). Appuntamento con l'amico blogger marcaurelio Marco B. sotto casa sua alle 07.30 e alle 07.40 siamo sotto casa dell'altra blogger Annalamaratoneta, PARTENZA!!!
Dopo meno di 30 minuti siamo sulla cassia bis quasi all'uscita per Nepi quando un fila di macchine immobile si para davanti a noi, PANICO!!! Per fortuna dopo aver temuto il peggio ed ipotizzato che cmq l'organizzazione avrebbe rimandato la partenza (in fila c'erano tutti runners) la fila inizia a muoversi e, dopo aver appreso con indignazione che era creata solo da curiosi che si fermavano a guardare l'incidente sulla corsia opposta, in orario arriviamo a Nepi parcheggiando in modo da avere un facile deflusso al termine della gara. Fa freddo ma nono c'è vento quindi dopo aver sbrigato le formalità del ritiro pettorali e pacco gara, opto per il seguente abbigliamento: ciclista dunlop a 3/4, maglietta tecnica nike a maniche corte, cappellino Under Armour e fedele Garmin 310xt al polso. Mi riscaldo un po' + coperto per poi proseguire il riscaldamento nei pressi della partenza in tenuta da gara (chiave singola dell'auto ben al sicuro nella tasca sopra chiappe del ciclista).
Entro nello schieramento una 50ina di metri prima dello striscione e nessuno (comprensibilmente) mi fa avanzare più di un solo posto......alla fine perderò 12 sec tra il real time e l'official ma come leggerete la cosa avrà ben poca importanza! VIA, partiti! I primi 500 metri mi sembra di essere fermo tipo 6 a km ma i secondi 500 schizzo via sui marciapiedi avendo anche spesso a che ridire con i soliti tapascioni che nonostante viaggino a 5.30 a km sono partiti in prima fila rischiando di essere travolti di continuo dai podisti più veloci. Bando alle ciance, transito il 1° km a 3.55, ok ho faticato un po' troppo ma era indispensabile. I primi km mi fanno temere il peggio, continue salite di circa 100-200mt alternate ad altrettante discese che non consentono di prendere alcun ritmo ma solo un continuo lavoro straordinario per il cuore, infatti percorro il 2° e il 3° parziale in 3.59 e 4.04 cercando di non sforzare troppo in salita e lasciando correre le gambe quando la strada punta in basso. Finalmente riesco a prendere un ritmo costante grazie al falsopiano in discesa che inizia a di lì a poco: 4° 3.54 po una splendida sequenza senza particolare fatica anzi un po' in tenuta sapendo che la gara è dura e che la famigerata salita dei 1000 cori mi aspetta, ma non sarà la salita a fare danno.....ahimè, dal 5° al 12° - 3.40, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.52, 3.41, 3.47 (8km media 3.47.75, comodi in trattenuta!!!). Finalmente si decide la gara, giù in picchiata per il discesone, la mia struttura muscolare mi consente maggiori velocità in discesa rispetto agli "scalatori" quindi lascio andare le gambe e viaggio a 3.15 nel tratto di discesa tanto che il km 13 che comprende anche l'inizio della famigerata salita 1000 cori registra 3.25, tutto come pianificato!!!! La salita è dura, lunga ma lo sapevo quindi salgo del mio passo, sempre per mutuare un termine ciclistico, innesto il rapporto più leggero, quindi passetti brevi e buon aiuto da parte delle braccia (stile marcia) e vado su a 5.00 al 14°, potrei spingere di più ma so che posso fare la differenza con il mio passo nei 4/5 km finali se tengo qualche energia. Il 15° km che è parte salita parte falsopiano sempre in salita esce a 4.35 non c'è problema anche se guardo all'orizzonte e la strada non accenna a spianare mantenendosi invece in leggera salita che dopo 1.3km di salita dura non fa certo piacere nè aiuta a riprendere il passo giusto infatti ancora 2 km (16° e 17°) duri 4.12, 4,10 ma adesso sento che la strada inizia a tornare quasi in piano, mi sento bene, direi quasi fresco e decido di lanciare una progressione che nella migliore delle ipotesi mi consentirà di chiudere gli ultimi 5 km a 3.50 di media e nella peggiore a 3.55 garantendomi un tempo tra 1h.27'20'' e 1h.27'50'' che mi avrebbe soddisfatto decisamente. Ma come dice il titolo del post......ecco il DISASTRO: tra il 17° e il 18° che chiudo cmq in 4.04 (anche se avrei potuto tranquillamente correrlo in 3.50) sento che il bicipite femorale destro inizia a indurirsi, provo a sciogliere la gamba con innaturali movimenti ma niente, sempre peggio, penso ai crampi (e quest'idea mi accompagnerà per le ore successive) maledicendomi per non essermi idratato abbastanza anche il gg precedente con polase o altri sali e per non aver bevuto abbastanza prima della partenza.....so che mancano molto + di 4km e la gara è compromessa, la frustrazione si impossessa di me, conosco i crampi e al limite puoi reggere qualche centinaio di metri a buon ritmo poi devi rallentare di brutto......vabbè penso anche al ritiro e mentre rallento visibilmente raccolgo la solidarietà degli altri runners e decido di seguire il consiglio di uno di loro, mi fermo e faccio stretching 30 sec. riparto va un po' meglio ma dopo poco mi fermo ancora altri 20 sec. di stretching ricomincio, è un calvario mi fa male, terza sosta e terza ripartenza nel frattempo il cronometro registra 2 km (19° e 20°) a 5.00 a km, penso al ritiro ma mi dico che in fondo si tratta solo di soffrire e cmq dovrei farmela a piedi con il freddo quindi proseguo!!!!! Provo una dinamica di corsa che prevede che con la gamba sana effettuo il maggiore sforzo mentre la dx la trascino rigida come se fosse semi-immobilizzata, in parte funziona almeno penso di riuscire a scongiurare le contrazioni più acute del muscolo. Mi percuoto il muscolo sperando di scioglierlo ma non cambia molto. La cosa più frustrante è che sono fresco come una rosa, le pulsazioni bassissime nonostante riesca miracolosamente a percorrere altri 2km (21° e 22°) sotto i 4.30!!!!! Erta finale, la gente arriva felice, io sono una maschera di dolore e frustrazione.......(vedi foto) chiudo in 1h 31' 15'' ma le brutte notizie, ahimè, non sono terminate......
Credevo fossero crampi invece ho rischiato la lesione muscolare......forte contrattura (anche se mentre vi scrivo ancora non ho scongiurato al 100% la lesione) che mi sono procurato sicuramente nella velocissima e lunga discesa al km 12. Insomma cosa aggiungere? Eccomi qui è solo martedì e sono solo 2gg che non corro e mi sento un leone in gabbia, spero di poter ricominciare con al massimo 7gg di stop ma spero anche prima anche perchè ho un fisioterapista FANTASTICO, in quanto anche atleta di livello assoluto (3° al campionato mondiale di TRIPLO ironman!!!!) che mi ha già sottoposto ad un paio di terapie con macchinari e oggi pomeriggio proviamo a sciogliere la contrattura. WAIT FOR ME'I'LL BE BACK!!!!!!