lunedì 30 novembre 2009

5^ tappa Corrilaghi 2009 – Sabaudia


La prima cosa che mi sento di dire è che sono soddisfatto. Per il tempo, per il clima (splendido) e per il distacco patito da due rivali di categoria che ero abituato a incontrare all’arrivo già freschi e riposati dato che in genere mi rifilavano 2 minuti di distacco. Ma veniamo ai numeri nudi e crudi: lo speaker alla partenza annuncia una gara di 9.2 km mentre al mio nuovissimo garmin forerunner 310xt (peraltro in linea con altri gps all’arrivo) alla fine saranno 8.9 km + qualche metro…..tempo finale, come al solito trattasi di real time, di 33’56” per una media di 3’48”/km!!! Bene, la progressione, dalla 1^ corrilaghi al lago del turano, corsa meno di 2 mesi fa continua, allora fu 4’01” al km su un tracciato però un po’ più duro. Sono in tabella di marcia, e pensare che ieri non ero ancora sicuro che oggi sarei partito in quanto presentavo tutti i sintomi riconducibili all’influenza di stagione, dolori alle ossa, mal di testa, estrema debolezza, tanto da dover ricorrere al paracetamolo in notevoli quantità. Mi sono detto: vediamo come va domani mattina e poi decido…….andava meglio e per fortuna dopo la sveglia alle 07.00, colazione a base di caffè macchiato freddo e crostata del supermarket sotto casa, alle 07.50 mi metto in macchina con destinazione Sabaudia, circa 100km da casa mia a Monteverde….poi ci arrabbiamo quando dicono che siamo pazzi….è vero!!!! Devo, per dovere di cronaca, fare qualche passo indietro in settimana quando sapendo di andare a correre in area pontina e sapendo che ivi ultimamente imperversa un mio ex collega ai tempi della mia militanza in Aeronautica Militare, mi ero, tramite “il maratoneta” online informato sui suoi tempi recenti in gara. Premesso che con questo ex collega c’è sempre stata una fortissima rivalità, peraltro sempre risoltasi a mio favore, prima nel calcio e in seguito nella corsa, mi accorgevo dei suoi incredibili miglioramenti e soprattutto della sua costante presenza nelle classifiche, indice di continuo allenamento che dura da circa 2 anni…..(io ho ricominciato a correre da 2 mesi…). Ad avvalorare i miei timori, una foto del suo gruppo sportivo nella quale posso chiaramente notare come sia incredibilmente dimagrito presentando un fisico da perfetto podista! Da buon agonista come mi considero, mi aggrappo alle poche speranze che mi si presentano, ovvero, alcune strane gare nelle quali ha chiuso alla media di 3’55”, decisamente in contrasto con la vivicittà di Latina nella quale è andato a 3’45” per 12km, tempo per me oggi non accessibile…….


Terminata questa personalissima digressione (d'altronde se non è personale un blog...) torniamo alla partenza: parcheggio a circa 400mt dallo striscione della partenza/arrivo, termino di bere i miei 500 ml di acqua e ingurgito l’ultimo avanzo della crostata mattutina, mancano ancora 50 minuti alla partenza e, in virtù delle mie sensazioni, decido di rinunciare alla tachipirina che temevo di dovere assumere per i sintomi influenzali accusati il sabato. Ritiro il pettorale (n. 9, ormai sono tra i fedelissimi della corrilaghi 2009) e appena mi giro davanti a me si para il temutissimo ex collega Peppe con un sorriso a 40 denti accompagnato dal suo amico e coach Gianni (già ottimo podista da 2h49’ in maratona…)….l’atmosfera si fa elettrizzante!!!! So di non poterlo battere, lo so bene e i minuti passati in loro compagnia a chiacchierare purtroppo me lo confermano ma siamo in ballo quindi dobbiamo ballare al meglio. Ci salutiamo e poco dopo durante il riscaldamento incontro anche l’amico della Lazio Runners Jampier e la futura vincitrice del circuito Anna. Di entrambi come sempre apprezzo l’allegria e l’approccio alla gara. Ultimato il riscaldamento e svestiti gli indumenti non necessari mi piazzo in griglia una ventina di metri dietro la linea della partenza….non vedo Peppe ahimè!


PARTITI! Perdo quei pochi secondi rispetto all’official time (alla fine discrepanza di soli 2 sec.) e subito mi rendo conto di andare a ritmo sostenuto, le pulsazioni schizzano in alto ma la strada è leggermente in discesa quindi ci provo…..Peppe è 20 mt davanti a me, lo vedo e un pensiero ce lo faccio ma senza illusioni…..al segnale del 1° km passo in 3’23” ma il mio fido forerunner mitiga questo folle passaggio in 3’28”: è sempre troppo veloce e ne sono consapevole, sarà meglio iniziare a pensare a rallentare! Al 2° km passo in 3’44” ma la f.c. è alta 170, so che non potrò tenere questo ritmo, il 3° km passa a 3’52” mentre il 4° a 3’43”, queste variazioni sono dovute alle variazioni altimetriche del percorso più che a un minore impegno da parte mia….Peppe è lontano ma lo sapevo. Finalmente dopo aver perso la folle speranza di rimanergli agganciato, torno sulla terra e decido di riportare la f.c. sotto i 170 per un paio di km in modo da tenere qualcosa per il finale infatti il 5° km risulta a 4’00” e il 6° a 3’57”. Il rallentamento mi aiuta, infatti il 7° km scivola via in leggera progressione in 3’51”. All’8° km la situazione è la seguente: davanti a me a 50mt 2 persone che suppongo possano calare, dietro di me una persona che rinviene forte a 20 mt. Alla partenza ci avevano detto di una salita che si sarebbe presentata a questo punto della gara e infatti inesorabilmente si presentano circa 250mt di erta stimabile intorno al 6%, decido di affrontarli in economia. L’atleta alle mie spalle a ¾ di salita mi affianca mentre da i due che mi precedono il distacco rimane invariato (50mt), termina l’ascesa e aumento l’impegno muscolare restando insieme all’inseguitore a cui dopo qualche secondo mi rivolgo dicendo: “continuiamo così e quei due li prendiamo”, incasso l’assenso del compagno di avventura e dopo 500mt siamo sul nostro bersaglio, li passo e non mi volto più facendo il vuoto….gli ultimi 500mt li corro in solitudine con il cuore in gola e 180 di f.c., dietro non possono prendermi mentre davanti sulla linea del traguardo pagherò solo 3 o 4 secondi da un atleta notoriamente più forte di me. 33’56” – 3’48” al km, OTTIMO! (gli ultimi 900mt chiusi a 3'34 di media).


Neanche il tempo di godere, al traguardo, dell’intima soddisfazione che solo chi corre prova dopo una buona gara, che incrocio lo sguardo del mio ex collega, amico, rivale e ora TARGET futuro…..arrivato 79 secondi prima viaggiando a 3’40” a km. Ok, incasso il colpo ma la mia testa matta da folle agonista mi spinge dopo i complimenti reciproci (peraltro sinceri) a lanciare la sfida….una mezza maratona a scelta dalla Roma Ostia in poi e chi chi perde paga la cena!!!!! Evvai, ormai ALEA IACTA EST il dado è tratto…..sì siamo pazzi!!! In conclusione uno sguardo alle classifiche, di sicuro questa delle 5 corrilaghi è stata la più competitiva infatti arrivo in 32esima posizione assoluta e non vado a premio nella categoria (prima volta quaest’anno). Saluto gli amici e mi metto in auto, direzione casa, mezze maniche panna tartufo porri e bresaola, carpaccio marinato, gorgonzola e semifreddo al tiramisù con piacevoli (spero) ospiti a pranzo J !!!!


Prossima gara l’8 dicembre 6^ e ultima tappa della corrilaghi per delineare finalmente la classifica finale!!! Finirò tra i primi 5 assoluti (difficile) o mi affermerò come vincitore della categoria M35????

Resoconto Huntsville Half Marathon


Da dove partire per questo racconto, spero il primo di una lunga serie. Direi dal tempo: 1.27.48 secondo il mio Garmin Forerunner 305 ai 21.1 anche se l’official time, un po’ per la partenza arretrata e molto perché la gara è risultata a tutti i possessori di GPS di 100 metri più lunga, racconterà 1.28.26.

Cosa dire insomma…..potrei parlarvi, e infatti di seguito lo farò, delle molte attenuanti che ho ma, prima di tutto devo dire che sono profondamente DELUSO!!!! Non sono deluso dal tempo, in fondo correre a 4.09/4.10 a km dopo solo 1 mese di allenamento dovrebbe inorgoglirmi, invece la condotta di gara e le sensazioni mi lasciano una pessima sensazione sotto il punto di vista della distribuzione della prestazione. Lo so lo so, sto annoiando tutti i pochi lettori con la cronaca agonistica quando invece sarebbe opportuno descrivere com’è una gara nel profondo (direi profondissimo) sud degli States anche dal punto di vista goliardico/organizzativo.

Quindi vengo e mi spiego…….il giorno prima della gara, appena atterrato dopo 15 ore di volo (con cambio….) mi reco al Fleet Feet Sports, il negozio specializzato in running (bellissimo, nel quale lascio 450$ tra il Garmin forerunner 310xt e abbigliamento) per ritirare il pettorale: trovo un banchetto fuori dal negozio con volontari entusiasti ed un ricco pacco gara comprensivo di maglia tecnica mizuno amaniche lunghe (della taglia giusta!!!!) e gadget vari. Ovviamente appena scoprono che ero proprio io, unico straniero, mi riempiono di domande arrivando addirittura a pensare che fossi lì appositamente per la gara!!!! Parzialmente delusi dalla mia risposta, ma comunque entusiasti, mi prendo il pacco e mi consigliano gentilmente di arrivare presto l’indomani in quanto hanno avuto quasi 1000 iscrizioni tra la mezza e la 5k non competitiva e sono molto preoccupati per la gestione del traffico e dei parcheggi (ha ha ha….ma ci sono mai stati a Roma? Evidentemente no!). Tra un acquisto ed un altro torno in albergo, il mio orologio “italiano” segna le 2 di notte passate mentre quello locale appena le 19 e poco….decido che alle 20 mi metterò a dormire, non ho cenato considerando bastevole i pasti sul volo e il primo problema oltre alla stanchezza si presenta per la colazione. Ho programmato di essere alla partenza alle 6.30 (start alle 8.00) visti i consigli dell’organizzazione, quindi devo trovare un posto per la colazione (e per un caffè decente….) chiedo in hotel ma mi riferiscono che il sabato si può accedere alla sala colazione dalle 7.00 in poi…..PANICO, esco subito per trovare un posto dove comprare qualcosa da mangiare per la mattina e un surrogato del caffè (una red bull) poi vedo che c’è una caffetteria poco distante dall’hotel nella quale mi dicono che il sabato aprono alle 6.00, BENE, sono salvo….Finalmente dopo essermi preparato l’abbigliamento in linea con le previsioni meteo (6° all’uscita la mattina, fino a 21 nelle ore calde), quindi a strati, mi metto a letto poco dopo le 3 ora ”italiana” 20 local time. Fatico un po’ a prendere sonno per la scomodità del nuovo giaciglio ma la stanchezza prevale. Alle 3, stavolta local time sono sveglio, dormite poco più di 6 ore e fino alle 5 ora in cui mi alzo non riesco quasi mai a riprendere sonno. Mi alzo e cerco modi per far passare l’oretta che mi separa dall’agognata colazione (doccia, internet ecc.) alle 5.55 sono davanti alla caffetteria: tutto spento…..vabbè è presto……6.05 tutto spento…..saranno poco poco in ritardo……6.20 infreddolito e incaz……come una bestia rientro in hotel dove elemosino 2 muffin nella ancora chiusa sala colazione, dentro di me penso che mi toccherà la red bulla all’alba (che schifo…..). Mi vesto preparo il cambio e prendo la macchina, sono in ritardo e già penso alla fila pazzesca che troverò……inoltre ripassando davanti alla maledetta caffetteria finalmente è aperta e mi posso prendere il tanto desiderato doppio espresso!!!!! Mentre in macchina guido verso il luogo della partenza dietro di me vedo l’inconfondibile lampeggiante della polizia americana!!!!!! Luci rosse e blu lampeggianti, abbaglianti a intermittenza e mi tocca accostare: istintivamente (troppi film americani…..) abbasso il finestrino, poggio le mani sul volante, BEN IN VISTA, e leggermente inquieto intravedo nello specchietto retrovisore sinistro la sagoma di un bisonte, 1.95 x 120kg sulla 50ina, in tipica divisa blu con 45 magnum nella fondina che con tipico gesto di tirarsi su pantaloni e cinturone, si avvicina minaccioso…..segue questo dialogo:

IO: buongiorno Sir

LUI: buongiorno, il limite è 50 miglia lei andava a 72…..

IO: ha ragione sono mortificato ero convinto che il limite fosse ancora a 70 non accorgendomi che era cambiato, sono molto mortificato ha ragione

LUI: patente e libretto, cosa fa qui da dove viene quanto si ferma (un fiorino????)

IO: sono qui per un viaggio di lavoro mi fermerò 6 giorni e stamattina vado a correre una gara alla HIlwood Baptist Church, sa è per beneficenza, ho infatti qui con me del cibo in scatola da lasciare al pastore per gli indigenti frequentatori della chiesa…….(tutto vero ma enfatizzato al punto giusto per commuovere l’animale….)

LUI: ok, può andare ma veda di andare piano altrimenti la prossima volta……

A questo dialogo che mi fa perdere altri 10 minuti seguono 10 minuti di guida prima di arrivare a destinazione nei quali il poliziotto mi segue per controllare se effettivamente andavo piano….sono stati i 10 minuti di guida più in ansia della mia vita…come dire, qui nel sud degli States non sono esattamente come i vigili urbani di Roma…..

Trafelato arrivo nel parcheggio della Chiesa Battista di Hilwood dove in modo ordinatissimo e senza ALCUN problema di parcheggio i quasi 1000 partenti erano quasi tutti arrivati (in seguito alle premiazioni l’organizzazione si è addirittura scusata per il disagio (confermo che non sono mai stati a Roma e tantomeno vi hanno gareggiato!!!!!). Vi giuro mai vista tanta facilità per arrivare e parcheggiare ad una gara…..vabbè).

Temperatura rigida come da previsioni ma cielo sereno preludio ai successivi 10-12 gradi ideali per la corsa. Nonostante tutti gli imprevisti manca ancora un’ora (1.15 in quanto la partenza verrà posticipata di 15 min.) Siamo tutti dentro la palestra (bellissima) della chiesa o meglio nel campo da basket e ci sono almeno 10 bagni misteriosamente pulitissimi a disposizione….dopo un po’ che giro tra gli atleti con la canotta dell’ASTRA (e spiego ai curiosi che non sono lì per la gara ma ho colto l’occasione…..) incontro l’unica persona che sapevo di conoscere tale Joe Francica, e qui necessita una spiegazione. Joe Francica è il presidente della conferenza alla quale partecipo che, casualmente controllando la classifica di questa gara nell’anno precedente, ho visto essere ottimo runner avendo finito in circa 1.27 (M50). Quindi prima di arrivare qui, da casa, usando la sua mail lavorativa, lo contatto chiedendogli se fosse lui e facendogli i complimenti per le prestazioni podistiche. Cosa mi risponde????? Sì sono io però non ero molto in forma bla bla bla…..venivo da un infortunio ecc. TUTTO IL MONDO È PAESE o in questo caso i podisti sono tutti uguali (come si dimostrerà ancora in un episodio successivo dello stesso Joe!!!!!). In ogni caso, avevo trovato il mio pacemaker. Ma torniamo in partenza……insomma mi attacco a Joe Francica non perdendolo d’occhio mentre faccio il riscaldamento tra marines che sgambettano cantando inni da naja e una marea di donne (molte + che in Italia nella proporzione tra i 2 sessi). Finalmente siamo tutti in griglia, sono un po’ dietro ma non importa. Lo speaker inizia con il ringraziare i volontari, gli sponsor, i reduci, gli eroi di guerra e infine Dio, poi è il turno del pastore battista che fa una breve predica e chiede qualche secondo (veramente sentito) di raccoglimento per non so bene chi, infine parte la fanciulla che a cappella canta l’inno americano e qui….BRIVIDI, civili che sull’attenti fanno il saluto militare, via tutti i cappellini, mani sul cuore insomma veramente un bel momento. PARTITI!!!!!!!

1000mt: 3.59 - leggero saliscendi fiancheggiando le auto della polizia con gli agenti in piedi a braccia incrociate che ci guardano (c’è pure il BISONTE!!!!!) Speriamo non mi faccia la multa, stavolta vado piano….

2000mt: 3.53 - aggancio Joe Francica mi sembra regolare decido di fare gara con lui, tra l’altro è insieme ad altri 3 del suo Team;

3000mt: 4.02 - mi sorprendo della facilità e della poca fatica che faccio mentre, illuso, pregusto già la mia proverbiale volata finale;

4000mt: 4.07 - ci sta il percorso non è sempre piatto lo definirei vallonato e poi in questa prima parte ci sono tante curve;

5000mt: 4.02 - perfetto intravedo un tempone per il mio livello di preparazione e, la poca fatica avvalora questa malsana idea, nel frattempo le persone ai bordi della strada sono impagabili, donne, bambini, uomini che di continuo ti incitano (sono pochi ma ne trovi a tutti gli angoli delle strade) con il loro GREAT JOB!!!! I bambini sono fantastici…..

6000mt: 4.15 - c’è una collina non mi preoccupo, è stato un 1000 con + di 400mt in leggera salita, va bene ma Joe non rallenta e se ne va 50 metri avanti (pesa 50 kg il maledetto….io 78);

7000mt: 4.00 - leggera discesa ma non forzo Joe ce l’ho nel mirino, so che quando sto bene quella distanza ad un podista regolare la recupero solo con la volata;

8000mt: 3.56 - c’è un lungo stradone larghissimo e, causa atleta che mi si affianca, lo faccio troppo veloce ma ancora non mi preoccupo non sento la fatica e guardo la frequenza cardiaca ancora sotto controllo.

9000mt: 4.05 - giusto così, bene, sono ancora sullo stradone appena vallonato ma prevalentemente piatto, prendo un rifornimento ma l’acqua è talmente gelata (questi americani hanno la fissa con le bevande gelate….) che a malapena riesco a tenerla in bocca per poi sputarla, impossibile berla senza rischiare il “cagotto”;

10.000mt: 4.06 - passo in 40.30, perfetto già faccio i conti con un secondo 10.000 in 41 posso chiudere con 1.25.55;

11.000mt: 4.04 - siamo entrati in un sentiero pedonale a lastroni, non è piatto sono continui leggeri saliscendi lungo un fiume, Joe è 14 secondi avanti, non preoccupa, inizio a ingerire il carbogel che finirò nei seguenti 1000mt

12.000mt: 4.10 - con il senno di poi questo doveva essere un campanello d’allarme ma, oltre a essere tardi, in quel momento il piccolo rallentamento mi sembrava voluto visto il sentiero;

13.000mt: 4.09 - tento un altro rifornimento ma l’acqua è sempre gelata riesco forse a ingoiarne 2 dita (maledetti…..) provo subito dopo con il powerade ma è la stessa cosa;

14.000mt: 4.06 - sento arrivare la stanchezza ma il tempo è confortante e Joe è sempre lì davanti di poco mentre uno dei suoi perde terreno, ghigno…..nel frattempo con tutto lo spazio che hanno mettono proprio nel sentierino stretto l’inversione a U da fare in 2 metri, praticamente ci si ferma per poi rilanciare…..l’inizio della fine.

15.000mt: 4.14 - sono stanco, tutto insieme inaspettatamente le gambe sono dure, se accelero sento che non posso tenere il ritmo precedente manca troppo, cosa è successo coach?

16.000mt: 4.13 - faccio una fatica bestiale il sentierino al ritorno sembra ancora più mosso di prima, la gente mi incita, tra l’altro so di essere nei primi 20 assoluti ma le gambe non vanno e il morale subisce un duro colpo;

17.000mt: 4.18 - stringo i denti nonostante la crisi e 2 persone che mi sorpassano a velocità doppia, in compenso ne raggiungo una che vedo essere anche della mia categoria, Joe ormai è lontano…..ma non è più lui il problema quanto l’impossibilità di spingere e nemmeno di correre senza fatica. Anche rallentando mi stanco ed è durissima, quando 3 anni fa ho fatto 1.22.56 alla Roma Ostia ero molto meno stanco (ovviamente quello era a fine preparazione oggi sono all’inizio…);

18.000mt: 4.25 - ormai è crisi nera faccio i conti sul tempo e ahimè devo fare i conti con la collina dell’andata…..unica consolazione la gente sempre sorridente e con una parola di incoraggiamento, nonostante la stanchezza con piccoli gesti della mano li saluto quando ci riesco, mi sembra di trascinarmi;

19.000mt: 4.37 - un incubo tale da farmi pensare che altro che maratona tra un anno qui è meglio tornare alle 10km…..nel frattempo dietro di me minacciose le sagome di 2 o 3 inseguitori, so che non potrò farci niente……

20.000mt: 4.27 - e c’era anche discesa probabilmente ho sofferto più che nel 1000 precedente, ma quanto manca…..?

21.000mt: 4.02 - No, non dite che allora ne avevo ancora!!!! Leggera discesa la forza della disperazione per voler arrivare, l’ultimo dei 3 inseguitori che mi hanno passato a 10 metri (non lo prenderò….) ma credetemi non riuscire a fare 200metri di volata è pazzesco;

21.200mt: sì perché pure più lunga è stata e gli ultimi 200 mt in salitella per scoraggiare eventuali rigurgiti di orgoglio, non ne ho più da 6km mi guardo solo dietro e non c’è più nessuno: 24° assoluto 5° di categoria, va bene lo stesso, non ero pronto ho corso, ho sofferto e da domani (meglio dopodomani) si riprende la preparazione per battere il personale in primavera.

All’arrivo mi ci vogliono diversi minuti per riprendermi, per fortuna è uscito un caldo sole e dopo aver, finalmente, potuto bere a volontà mi sdraio con tanto di telo sul prato per scaricare un po’ la schiena. CHE BELLO. Ho il tempo dopo le congratulazioni con gli avversari diretti e non, di tornare in hotel per la doccia e poi ritornare per la premiazione.

Nella zona dell’arrivo ci sono tranci di pizza a volontà offerti dalla catena Papa Jones, dolci e frutta di tutti i tipi e pepsi cola a volontà oltre a powerade e acqua. Rientro per la premiazione in palestra e cosa sorprendente almeno il 50% dei premiati non c’è, se ne sono andati, mi dicono che è normale da queste parti, io da buon italiano aspetto il mio turno e con orgoglio ritiro il 5° di categoria (borraccia, medaglione e buono di 10$ al Fleet Feet Sports) e aspetto anche il sorteggione dei premi a sorte senza peraltro vincerne alcuno, pazienza!

Che dire, una bella esperienza che contrasta con la dura, troppa, interminabile fatica degli ultimi 6 km, non ero pronto non avevo i km nelle gambe, forse il ritmo sì ma non per 21.200mt è stato chiaro…..ora per annoiarvi un po’ elenco le attenuanti a cui posso appellarmi per mitigare la delusione:

  1. 15 ore di volo con un cambio il giorno prima della gara;
  2. dormito poco e male;
  3. mangiato male il gg prima con ultimo pasto nel pomeriggio in aereo;
  4. colazione affrettata e non adeguata
  5. fuso orario;
  6. in partenza il buon Joe Francica mi ha detto che correva per fare 1.27-1.28 così mi sono attaccato a lui all’inizio mentre ha finito in 1.25 il maledetto…….
  7. le aspettative sul tempo dopo i primi km, non avrei dovuto averle sapendo bene di avere solo un mese di allenamento, hanno influito pesantemente sul morale.

Luca - Instinct73


14/11/2009 - Huntsville, Alabama